Periodo viaggio 31/10/24 al 12/11/24.
Finalmente si parte con un piccolo gruppo di colleghi per la Tanzania, regno indiscusso dei famosissimi big five e di scorci paesaggistici straordinari.
Tutto parte da Arusha, adagiata ai piedi del Monte Meru, di fatto è la porta di ingresso dei safari all’interno dei parchi del nord; intravediamo un centro abbastanza caotico che piano piano lascia spazio a piccole foreste, piantagioni di banane, caffè, avocado, grandi alberi di mango e poi loro: il monte Meru e Kilimanjaro nello sfondo, che ci ricordano fin da subito la ragione per cui abbiamo intrapreso questo splendido Viaggio.
Il gruppo, ospitato in uno dei più bei lodge della città, si conosce; i nostri due ranger Gabriel e Felix sono un concentrato di simpatia e disponibilità uniche.
Partiamo per il primo parco, il Tarangire National Park e qui iniziamo ad entrare in confidenza con i primi branchi di elefanti, zebre, ma anche orici, kudu.
Capisco che questo itinerario si snoda verso un “ viaggio in crescendo”, già l’entusiasmo è a mille di fronte a questi primi avvistamenti; per quanto mi riguarda fotograferei in continuazione gli imponenti alberi di baobab che dominano la savana, questa è certamente una delle caratteristiche di questo parco.
La prossima destinazione é Ngorongoro, patrimonio dell’Umanità: un’area vastissima, che è il risultato di smottamenti vulcanici.
Il Cratere è un’immensa cavità naturale, la più vasta caldera esistente nel nostro pianeta.
Mai potrò dimenticare la vista da Crater View Point e la discesa che costeggia l’orlo del cratere, il cuore è felice per tanta bellezza ….
Al suo interno un tappeto fatto di tinte forti di verde e giallo, il Lago salato che ospita migliaia di fenicotteri che si recano per nutrirsi,
e poi gnu, zebre, bufali, gazzelle di Grant e Thomson, antilopi, ippopotami, elefanti, e chi ha un po’ di fortuna avvista anche i rinoceronti neri, in via d’estinzione a causa del bracconaggio.
La Seronera Valley è molto famosa, gli incontri sono semplicemente spettacolari, emozionanti, superano ogni rosea aspettativa, una commozione ad ogni tratto di strada, di paesaggio.
Impossibile descrivere la bellezza, l’incanto di questi luoghi a bordo delle jeep, la professionalità dei nostri rangers che fanno di tutto per farci vivere esperienze uniche con i tantissimi leoni, leonesse, entrambi colti in tutti i momenti della loro vita, compresi anche quelli più intimi, leoncini, elefanti, leopardi, ghepardi, ippopotami, giraffe.
Il paesaggio più rappresentativo: le acacie e i massi granitici, antichissimi, dalla forma tondeggiante su cui riposa e sonnecchia la famiglia di leoni!
Ma la Tanzania non finisce ancora di sorprendere: il Northern Serengeti è di fatto il palcoscenico naturale di uno spettacolo unico al mondo: la grande Migrazione.
Qui il fiume Mara, che segna il confine tra la Tanzania e il Kenya, è anche spesso il confine tra la vita e la morte degli gnu, che a milioni lo attraversano rischiando la vita, nella disperata ricerca di verdi pascoli.
Paesaggi selvaggi che si prestano ai safari più belli: fra questi certamente quello in mongolfiera è tra i più toccanti: ammirare dall’alto il Serengeti e il fiume Mara è un sogno ad occhi aperti!
L’ultimo traguardo di questa meravigliosa Avventura è rappresentato da Lake Natron: qui la mia anima è pronta per il riposo, la giusta ricompensa a giornate vissute in continua aspettativa, trepidazione, felicità, entusiasmo, pura eccitazione.
Qui incontro un luogo “ assurdo”, forte per i suoi colori così intensi, dal bianco al rosa, dal rosso al marrone, questo a causa dell’alta salinità delle sue acque e dalla scarsità di piogge.
I pochi animali che vivono nel lago sono i fenicotteri che si nutrono di un’alga presente nello stesso e che conferisce a questi uccelli il colore rosa.
Mi rapisce e coccola, non voglio andare via, qui sono in perfetta connessione con la natura e con me stessa.
A fare da sfondo a tutto questo paradiso inaspettato, vi è il monte Ol Donyo Lengai, ‘la montagna di Dio’, sacra al popolo Masai.
Contemplo, medito ma non mi sottraggo ad esperienze attive, come la passeggiata divertente quanto suggestiva che ci conduce verso le cascate; è bello essere guidati dalla guida Masai che mi definisce “ my little masai”, una frase che mi rallegra e scalda il cuore come le immagini di questo incedibile Viaggio, fatto di tante cose.
Non solo di paesaggi tra i più belli e incontaminati del mondo e animali che mai avrei pensato di vedere e vivere così da vicino, ma anche di gente, e mi riferisco alle tribù davvero numerose, ad esempio i Masai, bellissimi e regali, che dominano la zona del Nogorongoro e non da ultimo da coloro che ci accompagnano durante tutto questo Viaggio: non sarebbe tutto così bello ed emozionante senza di loro!
Felix e Gabriel che rendono unico ogni momento, anche il pranzo improvvisato in mezzo al nulla a base di ottima carne di capra oppure il ripristino quasi immediato della gomma bucata con spettatori unici: una mamma, un cane e tre bambini attratti dalla nostra disavventura, con i loro vestiti semplici e colorati.
Amano il loro paese, le loro tradizioni, che trasmettono con grande passione: è fondamentale rivolgersi a persone cosi quando si intraprende un Viaggio!
La Tanzania ha stregato tutti noi, un piccolo gruppo di professionisti innamorati del proprio lavoro, che ha saputo mettersi in gioco con ironia e grande simpatia.
Abbiamo condiviso un Viaggio incredibile, a cui ognuno ha dato un contributo che rimarrà per sempre...
L’Africa è il continente magico, è tutto questo e molto di più: è quel luogo perfetto che ti mette a nudo per poi ridarti indietro tutto in una volta, con la parte migliore di te, di lei, del mondo.