9^ giorno
Siamo elettrizzati all’idea di ciò che ci aspetta, il Deserto del Namib, considerato uno dei deserti più antichi del mondo , occupa la parte costiera della Namibia occidentale, affacciata sull'Oceano Atlantico.
La strada per raggiungere la nostra sistemazione, il Namib Desert Lodge, ci regala già assaggi incredibili di quello che da li a poco, vivremo.
La sveglia suona prestissimo, desideriamo cogliere TUTTO di questa incredibile giornata: dapprima le "dune pietrificate" o "dune fossili" (Petrified Dunes) si trovano al di fuori del parco, circa 60 km prima dell'ingresso di Sesriem, sulla strada che congiunge Sesriem e la vicina località di Solitaire.
Si tratta di un sistema di dune molto antiche, la cui sabbia si è pietrificata nell'arco di milioni di anni. Rappresentano il punto di arrivo del ciclo evolutivo delle dune di Sossusvlei.
Nello specifico Sossusvlei è un pianoro di forma ellittica, coperto da una crosta di sabbia salina indurita e screpolata. Il pianoro è il fondo di un lago quasi sempre asciutto, ed è stato modellato attraverso i millenni dalle acque del fiume Tsauchab, ma di fatto da’ il nome ad un’intera area che si trova ca 60 km all’interno dopo i cancelli di ingresso al Parco, quello di Sesriem, uno dei pochi, perche’ per la maggior parte e’ direttamente accessibile o attraversato da strade statali!
Accediamo appunto da Sesriem, un piccolo centro dove si trovano gli uffici che rilasciano i biglietti d'ingresso al Namib-Naukluft National Park, lì si trova un distributore e un piccolo emporio che vende generi di prima necessità.
Viviamo i diversi momenti di tutta la zona di Sossusvlei, qui dominano dune altissime di sabbia dai colori intensi, compresi fra il rosa e l'arancione. Tale colorazione è dovuta alla composizione ferrosa della sabbia e alla sua ossidazione; le dune più antiche sono quelle dal colore rosso più intenso. La maggior parte supera i 200 m di altezza e ben comprendo il motivo per cui si classifichino fra le più alte del mondo, la più alta è la "Big Daddy", circa 380 m; ci fermiamo davanti alla Duna 45, chiamata così perché si trova al 45º km della strada che conduce da Sesriem a Sossusvlei, e’ tra le più piccole, ca 80 mt e pertanto qui tutti possono tentare l’impresa di “scalarla”
Io mi sento piccola in mezzo a tutto questo, inizio…
Qui credetemi nessuna parola, nessun aggettivo puo’ trasmetterti la bellezza del luogo, la sua potenza e incredibile energia: “scalare la duna 45” alle 5 del mattino e cogliere di tutto il contesto le sfumature, non ha prezzo, i cambiamenti di colore, man mano che il sole si fa sempre più strada, hanno del magico ….mi siedo sulla duna e penso alla forza interiore che la natura sa donare, gratuitamente, senza chiederti nulla in cambio…
Ormai il sole è alto, fa parecchio caldo, ma l’umore è alle stelle, ci dirigiamo proprio a Soussusvlei, proseguiremo poi per Deadvlei
A 6 km prima di Sossusvlei la strada asfaltata termina nel "2x4 Parking"; è il limite oltre il quale le automobili a trazione non integrale (2x4) non possono procedere, perché il fondo stradale lascia il posto alla sabbia. Sossusvlei dista dal parcheggio altri 6 km; negli orari di apertura del parco è attivo un servizio di navette, che noi prendiamo.
Il percorso fra l’area di Sossusvlei e Deadvlei, la cui traduzione letterale significa pantano morto, e che si identifica in una depressione caratterizzata da un suolo di sabbia bianca, simile a Sossusvlei,
si può fare solo a piedi, camminando sulle dune. In passato Deadvlei era un'oasi di acacie; in seguito, il fiume che alimentava l'oasi mutò il proprio corso in seguito al movimento delle dune. A questa storia si deve l'elemento più caratteristico della localita’: un grande numero di alberi morti di acacia, che hanno assunto col tempo un colore molto scuro che contrasta col bianco accecante del suolo e l'arancione delle dune.
Il cuore è gonfio di gioia , stupore, e vorrebbe che questa incredibile giornata non finisse più, ma un’ultima attrazione della zona ci aspetta: Il canyon di Sesriem, situato circa 4 km a sud della località, dove decidiamo di “calarci” per intraprendere una riposante passeggiata, e ci sembra quasi “normale e poco interessante”, rispetto alla bellezza vissuta fino a poco prima.
Stanchi e affamati arriviamo al Sossusvlei Lodge per il pranzo.
Ci dedichiamo alla visita delle aree comuni, delle camere e assaporiamo il pensiero di goderci un po’ di sana solitudine nel nostro prossimo alloggio, direi il meno caratteristico della zona, Le Mirage Desert Lodge & Spa, che comunque ci regalerà una caratteristica cena, degna di un Sultano!