20 Agosto / 02 Settembre 2016.
Dopo diverse considerazioni sulla meta, vicina lontana, decidiamo di approfondire una destinazione a noi molto cara, ciò che noi da tempo consideriamo la nostra seconda casa: la Sicilia.
La grande novità è rappresentata dai compagni di viaggio, non solo i soliti preziosissimi amici Dany, Roby e Jacky, ma un vero e proprio gruppo, 14 persone che hanno messo in gioco tutto, difetti compresi, per fare in modo di avere una vacanza certamente da ricordare.
Una settimana da spendere nel siracusano e una settimana a Lampedusa, che abbiamo raggiunto con un comodo volo da Catania.
L’agente di viaggio che è in me, trova anche il modo per la gioia davvero di tutti, bambini compresi…, di occupare anche le 7 ore ore che ci separano dal volo di rientro, con un giro orientativo della vivacissima Catania.
Quest’ultima tappa mi piace particolarmente perché organizzata da una carissima amica conosciuta durante un viaggio in Patagonia, Brunella, che ci mette a disposizione un suo contatto capace di darci uno spaccato veloce ma estremamente interessante, sulla città nera.
Tornando invece alla zona del siracusano, posso dire che è davvero incantevole, ricca di cultura e mare straordinario.
Troviamo una delle riserve più belle di tutta la Sicilia, Vendicari, e qui gli appassionati del mare top, troveranno pane per i loro denti con itinerari imperdibili passando da Vendicari stessa con la sua Tonnara e la Torre Sveva, Eloro, Marianelli, Calamosche, San Lorenzo.
Giriamo molto, come sempre del resto succede sempre durante le nostre vacanze, e non può mancare la tappa obbligata al pittoresco paese di pescatori di Marzamemi, qui il suo borgo marinaro ci ammalia con la sua storia, collegata alla Tonnara, seconda solo a quella di un altro gioiello siciliano, Favignana, con la sua atmosfera ricca ed arabeggiante.
La bellezza di Piazza Regina Margherita ci lascia senza fiato: qui si affacciano le due chiese del borgo dedicate entrambe al santo patrono, il Palazzo di Villadorata e, intorno, le case dei pescatori, risalenti tutte al 1600.
Sicuramente, la più caratteristica è la “Casa del Forno”, probabilmente l’antica panetteria del paese.
Come non menzionare i due porti naturali: La Fossa e la Balata. Tra i due la Balata è sicuramente la più caratteristica che assume la forma di una piazzetta ed è teatro di eventi che animano l’estate di Marzamemi.
Il tempo sembra fermarsi e mi piace immaginare questo luogo nei mesi di Maggio, Giugno o nello splendido mese di Settembre/Ottobre, quando il chiasso estivo lascia il posto alla tranquillità e alla contemplazione…
Le quasi immediate vicinanze vedono protagoniste delle spiagge davvero incantevoli.
L’Isola delle Correnti è una piccola isola di forma tondeggiante, collegata a Portopalo da una fine lingua di pietra, e ci incanta per la sua bellezza selvaggia ed incontaminata.
Per la sua posizione rappresenta una sorta di confine tra lo Ionio e il Mar Mediterraneo: le correnti che si generano, danno vita a increspature e colori in continua evoluzione… da qui deriva il nome “Isola delle Correnti”.
L’Isola di Capo Passero rappresenta un altro gioiello naturalistico, di fronte il borgo di Capo Passero e la sua spiaggia, raggiungibile con la bassa marea a piedi , oppure con una piccola imbarcazione, noi ci siamo ritrovati a sfruttare la seconda opportunità, divertendoci con i bambini e direi anche come bambini, facendo su e giù dal pedalò, l’acqua calda e la bellezza dei colori sono troppo seduttivi per riuscire a restarne lontani.
Per quanto riguarda il soggiorno, abbiamo avuto la grande fortuna di spendere la settimana presso “Il Giardino di Sicilia”, un luogo di autentica ospitalità siciliana, speciale come solo come lei sa essere.
Sapiente e curata la ristrutturazione del casale, immersa nel verde di agrumeti, palme e carciofaie, la bellissima piscina, la gentilezza e la piena disponibilità dei proprietari Nino, Angelo e come dimenticare Paola che con eleganza e discrezione, provvede lei stessa, ogni giorno, alla sontuosa colazione: affettati di eccellente qualità, marmellate, torte, bruschette, frittate e l’immancabile varietà di pane fresco e cornetti.
La sua posizione è davvero strategica e tanti sono i posti che ancora vorremmo raggiungere, per ora ci accontentiamo del bel girovagare offertoci dalle imperdibili Noto e Siracusa.
Non so cosa io possa aggiungere ancora in riferimento a questi due simboli di cultura, arte e pura bellezza, ce li godiamo tutti, impazzendo non poco per il parcheggio, specie per il centro storico di Siracusa, Ortiggia, ma qualsiasi attesa, credetemi, è giustificata pur di vedere un simile dono…
Il tempo non è mai abbastanza e io fremo, come sempre, perché voglio fare, disfare, vorrei allargare la mia conoscenza a siti archeologici di grande valore: dalle città greche di Eloro e Camarina al teatro greco di Palazzolo Acreide; dalla Necropoli di Pantalica, anch'essa sito Unesco, al villaggio preistorico di Castelluccio, fino alla villa romana di Tellaro.
Notiamo che esiste anche la possibilità di percorrere la strada del Vino della Val di Noto, che si snoda fra sei comuni della Sicilia Sud Orientale, come Palazzolo, Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Ispica.
Ormai abbiamo la piena consapevolezza che dovremo ritornare, se mai in autunno o in primavera, per ora stiamo facendo già abbastanza… come mi viene giustamente fatto notare…sigh..
Non siamo tristi perché la settimana di soggiorno volge al termine, un’altra avventura ci aspetta, consegniamo l’auto in aeroporto ed eccoci pronti per imbarcarci sul volo che ci porterà a Lampedusa.
Qui pernottiamo al Moresco, una formula residence, appartamenti ben tenuti e puliti, una piccola piscina, che non può mai mancare per le piccole pesti, e che comprende anche il servizio della colazione; la posizione è fantastica, a pochissimi metri dal “passeggio” dell’animatissima Via Roma e adiacente al celeberrimo bar dell’Amicizia, un’autentica istituzione.
Noleggiamo in struttura gli scooter, qui gli amici sono abbastanza preoccupati e scettici sulle mie scarse doti di guidatrice, solo Dany è talmente lungimirante da affidarsi totalmente a me, e devo dire che fa bene, a parte due “ondoni” che ci potrebbero costare un piede e un ginocchio… ma va bene cosi!
Sento l’isola cosi africana, cosi seduttiva...
Indimenticabile lo scorcio che si gode da Cala Creta, ma soprattutto ti entrano dentro i suoi colori, l’azzurro cosi abbagliante del mare, il bianco delle spiagge, e il blu profondo che si evidenzia tuffandosi dalle cale rocciose e perlustrando le misteriose grotte della parte nord.
Non faccio altro che riportare dei must dell’isola, l’imperdibile crociera, e qui i bambini hanno dato il meglio di loro tuffandosi senza timore alcuno, seguiti anche da qualche intraprendente adulto, io non potevo di certo sfigurare di fronte alla mia bimba!
l’Isola dei Conigli, Cala Pulcino, Cala Galera, Cala Creta, e la particolarissima Cala Calandra o “mare morto”.
Potresti stare ore ed ore a contemplarla, a perderti in ciò che ha da sussurrarti...
Per la ristorazione, si mangia bene ovunque, ma mi sento di segnalare che non siano propriamente pronti alla cultura del servizio, dopo un paio di esperimenti andati male, ci siamo affidati sempre alla medesima Trattoria Pugliese, cosi chiamata perchè la proprietaria pugliese si trasferì qui tantissimi anni fa.
Velocità gentilezza e cura per la materia prima, sono le peculiarità di questo ristorante, da cui certamente non si gode una vista mozzafiato, siamo vicinissimi all’aeroporto, ma per noi ciò che conta è la sostanza: lo stomaco non deve patire e il portafoglio non deve soffrire!
Le giornate, bellissime, passano veloci e colgo anche l’occasione per segnalare che il terrorismo mediatico contro gli immigrati ha fatto e sta facendo negli ultimi anni, molti danni commerciali ad una delle isole più belle del nostro Mediterraneo… non ne abbiamo visto uno, ma soprattutto si gira in piena tranquillità.
E’ ormai giunto il momento di ripartire..
Casa dolce casa... siamo già immersi nel ritmo quotidiano...
Ho delle immagini di questi giorni tutte inondate di luce, abbiamo dei figli che ci hanno seguiti, chi con temerario silenzio e sto parlando di Fabio e chi zampettando come uno stambecco, Giacomo “Merola” e le scrittrici/top model/streghette/cospiratrici con i loro “sudati “diari e le pose da superstar, inconsapevoli della loro autentica bellezza che non ha bisogno di nessun artificio ma solo delle emozioni stampate sui loro visi perché sì, i nostri figli sono belli quando sono stupidi e bellissimi anche quando piangono!
Ci aspettano momenti faticosi, chi più chi meno, siamo molto diversi ma in questi giorni abbiamo imparato a condividere e a non mettere al primo posto noi stessi e i nostri desideri, rispettandoci e rispettando la libertà altrui.
Il pensiero di pace che cerco di perseguire per me stessa lo vorrei trasmettere a tutti voi, cari e unici compagni di viaggio, con l’idea che ogni giorno ci viene regalato come un dono e dobbiamo scartarlo con gioia!
A volte, non è quello che ci teniamo stretti a plasmare la nostra vita, ma quello a cui siamo disposti a rinunciare, quello che conta sono le cose che ci portiamo dentro.
Ma se così non fosse non perdetevi d'animo... abbiamo 25.564.981.000 foto!!!
Anna Di Bona
Consulente di viaggio, I Viaggi di Anna