Abruzzo... CHE SORPRESA!!!

Agosto 2023

In occasione del compleanno di Michy, acquisto un volo Bergamo - Pescara, al costo di € 30 a testa, con zaino da riporre sotto il sedile.
L’idea è quella di trascorrere tre giorni tra collina mare e montagna in una Terra poco conosciuta o comunque di cui si parla poco e non come meriterebbe.    
Soggiorniamo presso @agriturimo_le_macine, semplice ma ben curato da cui si gode di uno spettacolo straordinario; siamo a Silvi Marina, in posizione collinare, si vede il mare, la pineta, quanta pace!
E’ piacevole trascorrere il pomeriggio a bordo piscina, il clima è davvero bucolico e rilassante.
Si mangia divinamente con prodotti a km zero, la cordialità e gentilezza sono parte integrante di queso luogo; qui ceniamo una sera, mentre l’altra presso il Ristorante La Bandiera, 1 stella Michelin, onesto nei prezzi, molto valido nella qualità e nel servizio.
L’indomani decidiamo di percorrere la pista ciclabile lungo la costa dei Trabocchi.
Un’Esperienza davvero bella e inaspettata, che ci mostra una Natura ancora molto selvaggia e incontaminata, con spiagge pressoché deserte, pulite, di sabbia, piccoli ciottoli e ghiaia, lambite da un mare limpido e cristallino.
Questo percorso è anche il racconto, la storia di un popolo, della sua sussistenza, caparbietà e determinazione.
Ne parla Gabriele d’Annunzio nell’opera “Il Trionfo della Morte  ”come macchine che parevano vivere di vita propria”, i trabocchi sono ora uno dei simboli dell’Abruzzo.
Antichi strumenti per la pesca, permettevano di pescare senza dover uscire in mare e spesso erano anche una casa in cui abitare.
Ma cosa è di fatto un Trabocco ?
È composto da una piattaforma di legno che si allunga verso mare con due (o più) lunghi bracci, chiamati antenne, a cui viene legata una rete a maglie strette, nota come trabocchetto.
Un articolato sistema di argani permetteva di immergere la rete in acqua e poi di tirarla su con il pescato.
E’ la costa che va da Ortona a Vasto, si estende per circa 40 km ed ecco numerosi trabocchi, alcuni di questi ristrutturati e convertiti in ristoranti che servono piatti della tradizione culinaria locale mentre altri sono aperti per essere visitati.
Eccoli! Trabocco Mucchiola, Trabocco Turchino, Trabocco Punta Cavalluccio, Trabocco Punta Torre,  Trabocco Spezzacatena, Trabocco Punta Isolata, Trabocco Pesce Palombo, Trabocco Le Morge ,Trabocco di Punta Aderci - Trabocco Cungarelle…
Da Ortona a San Vito Chietino, per poi proseguire per Rocca San Giovanni fino a Fossacesia e ancora Torino di Sangro, Casalbordino fino al “capolinea” di  Punta Aderci... un bellissimo ambiente naturale che vale un Viaggio a parte!
Provo un senso di libertà forte e travolgente, c’è pochissima gente nonostante il periodo di altissima stagione, e sono così serena, penso alle mie origini, a questa Terra così semplice ma anche forte nei paesaggi, nei colori, nella gente, che è laboriosa, dignitosa e molto molto cordiale.
L’ultimo giorno è dedicato a più visite, ci alziamo presto, la prima destinazione è il Fiumi Tirino, considerato il fiume più pulito d’Italia e alcuni dicono d’Europa; le sue sfumature blu, turchese e smeraldo sono reali!! Nel suo letto si scorgono piante acquatiche dall'aspetto tropicale. 
Salici e pioppi secolari, una importante varietà di uccelli come lo svasso, il moriglione, la folaga, il tuffetto d’acqua, l'airone cenerino e specie rare e protette come il Gambero di fiume e la Trota Fario.
Passeggiate, escursioni in bicicletta o a cavallo, trekking, ma l’esperienza più “adatta” è percorrerlo in canoa, in silenzio, osservando la rigogliosa vegetazione, ascoltando i suoni della Natura, inondandosi di profumi, odori… scenario perfetto per guardarsi anche dentro.
Quanta magia, la notte, con la luna piena che rischiara le acque e si vivono scenari a dir poco fiabeschi!
A Navelli, conosciamo uno dei borghi più belli d’Italia, incantato e arroccato, nella sua piana si raccoglie “l’oro rosso”, lo zafferano più buono del mondo!
Il tempo vola, staremmo ore in tutti questi luoghi incantati e di altri tempi, ma Campo Imperatore ci aspetta; una sorpresa, una gioia del cuore nel vedere, incorniciati da un cielo blu quasi accecante, spazi davvero immensi, che sembrano acquisire man mano che proseguiamo, sempre maggiore infinità e bellezza…
Il Piccolo Tibet nostrano, offre tanto da fare sia in inverno che in estate, oltre alla possibilità di consumare un pranzo a base di prodotti tipici fra i quali i famosi arrosticini che si possono acquistare e poi cuocere  nelle fornacelle tipiche, allestite davanti ai ristori.
Dopo questa bella pausa godereccia e una sana passeggiata , rientriamo, questa volta a Pescara.
Incontriamo il collega e amico prezioso, Zio Tonino che tante ne sa di Turismo e di Mondo, un orgoglio assoluto conoscerlo ed esserne amica;
è anche grazie ai suoi preziosissimi consigli che questo itinerario è stato possibile, all’origine doveva essere un semplice percorso enogastronomico in una famosa tenuta della zona… e invece si è trasformato in un Viaggio, non finiremo mai di ringraziarlo!
La cena, in una tipica locanda, è deliziosa e testimone di una importante promessa: torneremo perché questa Terra ci piace, ci emoziona e ci fa Vivere!
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Autore: Anna di Bona

Mi presento, sono Anna e sono una consulente viaggio, che in ogni momento della giornata ti saprà dare assistenza e che curerà al meglio ogni dettaglio ...
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