Ottobre.
Si ritorna a Cuba!
Questa volta l’invito arriva da @solocuba, operatore ormai di importantissimo riferimento sulla destinazione e di cui mi avvalgo nella costruzione dei miei itinerari.
I titolari Ruggero e Rita, coadiuvati dall’efficientissima Imma, si confermano padroni di casa professionali, generosi e attenti: rappresentano il Servizio che ogni buon agente di viaggio desidera per i propri clienti.
L'itinerario è previsto con soggiorni in case particular, a Cuba non ha senso investire denari nei grandi complessi alberghieri, spesso cari e che presentano un servizio non all’altezza, anche dell’aspettativa.
La mia casa particlaur a l’ Havana è bellissima, curata, per certi aspetti è anche un boutique hotel, con una padrona d’eccezione, Linda, che ha ben chiaro come rendere l’ospite felice.
Sono nel quartiere Vedado, dove sorge qualche ospedale e quindi, di fatto, una privilegiata perchè proprio per questo non avremo momenti di blackout.
Qui apprezziamo in modo particolare le colazioni, gli sforzi ad esempio nella reperibilità del mango, pur essendo fuori stagione, e la meravigliosa cena di saluto.
Havana è quella città che prima ti schiaffeggia e poi ti assorbe, rapisce e non vorresti farne più a meno.
Non bastano tre notti per vederla, viverla: non è facile né tantomeno scontato entrare nel suo mondo, è sempre diversa e inaspettata...
Alvaro si dimostra una guida eccezionale colta e attenta, Havana Veja conquista sempre con le sue meravigliose piazze, botteghe, risciò e la gente che ti sembra essere uscita da una pellicola, non troppo recente.
I musei sono interessantissimi e occorre appunto del tempo per capirne significato e valore, la città vecchia è un concentrato di odori, bizzarre costruzioni e roof che ti vedono protagonista di tramonti irresistibili e unici.
Il Malecon è un luogo iconico, il lungomare nostalgico che richiede a gran voce attenzione, di tornare allo splendore che merita, ma nonostante tutto.. quanto è ancora affascinante?
L' escursione nella zona di Vinales, mi sorprende, perchè non immaginavo che l’isola avesse una natura cosi bella intatta e rigogliosa: qui consiglio di trascorrere 1 o anche 2 notti, gli appassionati di trekking e di paesaggi bucolici troverranno tante soddisfazioni, pace nelle terre dei campi di tabacco, molto relax nel suo mare, ad esempio a Cayo Jutas, frequentato prettamente da Cubani e pertanto ancora piu affascinante ed autentico.
Prima di raggiungere Trinidad decidiamo tutti insieme di deviare il percorso per raggiungere luoghi meno battuti dal turismo di massa: Baia de Cochinos o Baia dei Porci perchè secondo la leggenda popolare, vi era una grande presenza di animali selvatici prima dell’arrivo della civiltà.
Questo luogo è affascinante perchè fu teatro di un importante spaccato di storia rivoluzionaria: le sue spiagge videro l’invasione del 61' degli Stati Uniti, fallita, con in testa i controrivoluzionari addestrati dalla CIA.
Qui Playa Girón e Playa Larga ci accolgono con baie di acqua cristallina, di un azzurro quasi accecante, ideali per la pratica delle immersioni e dello snorkeling.
La successiva tappa a Trinidad, mi disorienta: la prima passeggiata nel centro mi vede spettatrice di un film, mi appare tutto surreale, sono di fatto in attesa del ”ciak si gira” ma alla fine è tutto cosi tremendamente vero, a tratti triste e nostalgico; alla fine del nostro giro orientativo, ecco la piazza principale con il palco che intrattiene spettatori semplici, sorridenti e partecipi... e poi il tramonto… un quadro di una bellezza struggente, mi commuovo.
Rappresenta una finestra sul passato, con i palazzi coloniali e le piazze che si estendono in modo irregolare, i resti di antichi zuccherifici e le capanne degli schiavi ; ma i suoi abitanti vogliono un futuro e come dare loro torto?
La guida Osmani, persona tanto preparata quanto gentile, ci aiuta a comprenderne la realtà e le caratteristiche; poi tutto dal giorno seguente per me emotivamente è più facile, in discesa, complice anche le escursioni nella Valle de Los Ingenios e a cavallo: ancora una volta questi paesaggi cosi ben conservati, mi regalano una pace e una serenità difficile da spiegare, puoi solo vivere tutto questo.
Immancabile per ogni Viaggiatore che si rispetti la tappa a Santa Clara con Plaza de la Revolución Ernesto Che Guevara, sede del museo e del Memoriale che porta il suo nome e dove Lui riposa e il Monumento al Treno Blindato fatto deragliare nel corso della rivoluzione: qui ho un solo pensiero: incredibile come un “pugno di uomini” abbia potuto avere la meglio.
Siamo ormai quasi alla fine del nostro Viaggio e qui ci si pone il quesito se proseguire per Cayo Santa Maria, Cayo Ensenachos oppure avvicinarsi alla capitale Havana, concedendoci due giorni di pieno relax a Varadero in uno dei migliori resort della zona.
Optiamo per la seconda soluzione, consapevoli che la visita di Cuba è finita, nella sua essenza piu verace e travolgente a ritmo di musica, sempre....
Il mare a Varadero è bellissimo, caldo, trasparente, la spiaggia lunghissima, la località si rivela un ottimo stop dopo tante ore di bus, di frenesia, di emozioni, di notti cosi lunghe e divertenti.
E poi come sempre mi resta il momento dei ricordi, delle considerazioni, delle riflessioni.
Cuba è un concentrato di tante cose, più volte ho pensato di non poterla capire e tanto meno giudicare...
Forse la cosa migliore è viverla e solo li, Lei, ti darà moltissimo.
Il suo patrimonio piu grande è la natura e il mare, entrambi ancora selvaggi e poco sfruttati dal punto di vista turistico, se non nelle località piu conosciute dal mondo occidentale.
Nel corso di questo Viaggio mi sono detta tante volte che se il corso della Storia fosse stato un altro, non avremmo avuto la salvaguardia di questa Terra cosi straordinaria; forse avremmo avuto l’ennesimo avamposto, espressione del meglio e del peggio del nostro mondo globalizzato, come avviene in tante altre isole…
la Revoluzion fu accolta con grande entusiasmo ma spesso la Storia dimostra che non sempre gli ideali e i buoni propositi riescono a prevalere.
D’altronde non si voleva il continuo sfruttamento ad opera delle lobby americane, che ormai si erano impossessate di altissime percentuali di energia, terre, e fautrici di un sottosviluppo cronico e una esasperata economia basata unicamente su un'unica coltivazione.
Uno strano destino quello della Gente di Cuba, ora poco compreso dai più giovani che continuano a chiedersi come possa essere possibile nel 2022 vivere ancora cosi... i più severi, come spesso accade, sono gli emigranti che quando rientrano hanno solo parole di disprezzo e rabbia…
E’ e rimane una popolazione straordinaria, dignitosissima, e colta, anche questo dato per me è sconvolgente; endocrinologi, ingegneri, agronomi, insegnanti alla guida di taxi, di auto d’epoca e dei mestieri più umili;i 40 € al mese dell’impiego statale non bastano... il post periodo pandemico ha creato ancor più divisione e malcontento, si è resa obbligatoria l’adozione della moneta cubana, il pesos, sottoposto a continua svalutazione e inflazione, l’embargo ancora più forte, mancano in primis le medicinie… pensate in un paese che per combattere il Covid- 19 ha prodotto da solo ben 4 vaccini…
Alla partenza in tanti mi chiesero cosa venissi a fare a Cuba in un momento storico così difficile “ Anna vai in altro momento, quando le cose miglioreranno”
E come possono migliorare le cose, se il turismo, la voce più importante del Paese, si ferma o comunque rallenta?!
Io invece vi scrivo e vi dico che oggi più di ieri, questa Terra debba essere aiutata a rialzarsi, che forse incontrerete piccoli disservizi, i blackout di Trinidad ci hanno accompagnato certo, e mi hanno fatto pensare... che qui l' ostacolo possa davvero trasformarsi in una grande lezione di amore, di Vita pura.
E' quella che abbiamo vissuto in questi 9 giorni e ringrazio enormemente chi, come me, ha deciso di partire: il gruppo con cui ho condiviso questa incredibile Avventura è stato tra i migliori degli ultimi miei anni di viaggio: la Gente del nostro Sud mi ha rallegrata, viziata, emozionata, come dimenticare la memorabile serata dello spaghetto Barilla con aragosta, cucinato da Rita, il desiderio continuo di festa, di stare insieme e bene...
La Gente di Cuba, Alvaro Osmani, Brandy, e tutte le persone che mi hanno donato un sorriso senza chiedere nulla in cambio, mi ha insegnato.. a non tradire quello in cui si crede, che alcuni compromessi si possono e devono accettare, ma non quando si traducono in benefici solo a favore di una parte... che si può continuare ad andare avanti, nonostante tutto, con dignità determinazione e intelligenza.
Grazie Cuba!