Magica Indonesia: Lombok, Gili Islands, Bali e Singapore.

20 Aprile 2017.

In data 20 aprile mi ritrovo all'aeroporto di Milano Malpensa per la registrazione sul volo SQ377 delle ore 13:00 diretto a Singapore, mi attende un viaggio che sogno da tempo: Lombok, le isole Gili, Bali e la frizzante e sempre più richiesta Singapore.
Il nuovissimo Airbus A350 non ci tradisce come l'eccellenza del servizio a bordo: viaggio davvero confortevole, reso tale anche dalle continue attenzioni del personale.
Se proprio dovessi trovare un difetto, direi che per la colazione dovrebbero proporre un qualcosa di più continentale, anche solo con la presenza di un croissant, non sempre noi Italiani siamo felici di salutare la giornata con dei noodles, sia pur gustosi...

21 Aprile 2017.

Arriviamo alle ore 7:00 e qui subito la nuova coincidenza con il volo Silkair delle ore 7:50 per Lombok, alle 10.35 siamo pronti per ritirare il nostro bagaglio.
Fa molto caldo, non siamo abituati a questa temperatura, inoltre è ancora umido, ma il corpo umano è una macchina perfetta e ben presto questo fastido sarà solo un ricordo.
Questa isola presenta un profilo molto discreto e certamente più selvaggio della vicina Bali; la parte nord che visiteremo presto, è indubbiamente la più verde, con una fitta foresta, quella delle escursioni al vulcano, del  trekking, delle cascate.
Dopo circa mezz'ora di trasferimento arriviamo al Novotel Lombok.
Non sono amante delle grandi catene alberghiere soprattutto quando sorgono in contesti in cui ritengo debba essere rispettato lo stile del luogo, ma devo ammettere che la soluzione un po' mi sorprende per l'autenticità dei dettagli che ha saputo mettere in risalto, apprezzo molto che sia di piccole dimensioni, solo 102 camere, segnalo che non vadano prenotate le camere entry level, meglio le deluxe con veranda al pianterreno, inoltre molto gradevoli le ville con piscina privata; apprezzo che si affacci direttamente sulla spiaggia di sabbia corallina di Kuta.
La baia è da cartolina,  l'accesso al mare richiede le scarpette, non sono di certo i colori del mare a conquistarmi quanto l'ambiente circostante e la rilassatezza che questo infonde.
In questa zona proporrei anche, ma sempre a due ore di trasferimento dall’aeroporto, contesti particolarissimi e selvaggi, come ad esempio il Java Beloam, stile glamping con grande attenzione agli aspetti eco, luce ed acqua somministrata in determinati momenti della giornata, oppure l'escursione alle disabitate e incontaminate GILI KEDISS e GILI NUNGU.
In serata facciamo la conoscenza di colui che ci accompagnerà per tutta la durata del viaggio: Gil, il manager del corrispondente a cui affidiamo le prenotazioni dei nostri preziosi clienti, italianissimo di Reggio Emila, che nonostante la sua quasi cittadinanza indonesiana, conserva intatto il simpatico accento.

22 Aprile 2017.

Si procede verso nord ma prima si fa tappa a TANJUNG AAN anche conosciuta in zona come spiaggia dell'amore; il mare è bello, il posto selvaggio, nessun comfort come chioschi ristoranti e forse lo apprezzo di più anche per questo..
Continuiamo la nostra corsa e il paesaggio ci regala scorci suggestivi, di rigogliosa vegetazione.
Ci fermiamo in un villaggio Sasak, una popolazione autoctona, che ha dato l’origine al 90% della gente di Lombok.
La struttura del villaggio è semplice, le strade di fango e terra ospitano file ordinate di basse abitazioni con il tetto ricoperto di alang alang, una lunga erba verde.
L’interno delle case altro non è che una stanza dal pavimento in terra riempita di poche cose, un tavolo, una sedia, qualche immagine appesa e, alle volte, un materasso.
La costruzione maggiormente riconoscibile di questi villaggi è il lumbung, un granaio nel quale viene immagazzinato il riso due volte all’anno. La struttura è sorretta da travi in bamboo, il pavimento è fatto di fango secco misto a concime di bufalo e il tetto ha una particolare forma a cupola.
I suoi abitanti sembrano non curarsi della modernità che si sta pian piano diffondendo nel resto dell’isola. Gli uomini di questi modesti villaggi sono principalmente pastori e pescatori. Le donne si dedicano ad attività manifatturiere e passano intere giornate sedute di fronte alla propria casa a cucire bellissime e coloratissime stoffe; qui assistiamo ai caratteristici gesti che accompagnano la vita semplice di questa gente molto dignitosa, in particolare la lavorazione al telaio cattura la mia attenzione, occupa di ora in ora le donne, segnate dal sole, dal tempo e dalla fatica.
Proseguiamo per SENGIGGI che presenta locali e ristoranti, è la località che identifica la movida dell’isola; qui tante potrebbero essere le soluzioni alberghiere da segnalare, ma ritengo che nessuna possa soddisfare le esigenze del cliente italiano, troppo attento alla qualità del mare e della spiaggia.
E qui mi vengono in mente le decine di richieste pervenutemi negli anni, sulla zona, inerenti a strutture trovate sul web, con anche più che valide recensioni, ma se non vedi, se non comprendi ciò che stai cercando e ciò che ti viene dato… sono molto orgogliosa del mio lavoro di consulente fatto anche e soprattutto di testimonianze dirette e tanta esperienza, solo così si può fare la differenza e offrire il viaggio perfetto...
Decidiamo qui di dedicare del tempo solo allo Sheraton, che  può donare, con le dovute premesse, ore di sano relax, accompagnate dalla indubbia qualità che sempre la catena sa garantire.
Pranziamo al Lotus Bay, direttamente sulla spiaggia, qui assaporiamo ancora un po’ di Italia, non scimmiottata ma ben fatta e la cosa non ci dispiace per niente.
Pian piano ci avviciniamo sempre più in prossimità del luogo, a nord, da cui ci imbarcheremo per le isole GILI; ne approfittiamo per vedere la struttura che vendo e propongo da anni, che non tradisce le mie aspettative,  il mio occhio ma soprattutto il mio personale gusto: un'esperienza autentica, di vero charme, il Tugu.
Rimaniamo tutti ammaliati, Lui così unico nel suo genere e inconfondibile stile, la spiaggia è chiara, il mare presenta bei colori, e da qui, con barca privata si possono raggiungere le isole, sorseggiando un drink, in piena comodità, senza la ressa dei turisti che si accalca per un bagno.
Ormai è giunto il momento di imbarcarsi per le isole Gili e dopo solo 20 minuti arriviamo proprio davanti al Villa Almarik; struttura piccola, gradevoli i bungalow, ottima cena consumata in spiaggia, poi passeggiata e qui ci si rende conto delle intensa movida del posto con tanta clientela young; esausti andiamo a letto, pensando alla prossima meta: Gili Meno.
 

23 Aprile 2017.

Villa Almarik non mi dispiace, così come il mare che la fronteggia, che presenta i colori dell’azzurro intenso, ma GILI TRAWANGAN ad oggi è davvero troppo sfruttata come destinazione, si conferma essere non più adatta ad una clientela attenta ed esigente; certamente la consiglierei e la consiglierò per uno stop di due giorni, dopo essersi rilassati in un contesto più tranquillo, in cui il mare sia più fruibile, senza la presenza dei turisti invadenti che sempre più spesso affollano l'isola.
In pochi minuti arriviamo a Gili Meno.
La struttura Karma Reef, mi piace, nel suo stile semplice, molto indonesiano, il mare a portata di mano con colori accesi e bellissimi.
La spiaggia è pressoché inesistente, ma ritengo che per coloro che optino per un approccio autentico e tradizionale e decidano di soggiornare per 3 o 4 notti, la cosa non sempre sia così fondamentale, soprattutto alla luce di ciò che si spende.
Infatti il rapporto qualità prezzo è validissimo.
La peculiare sistemazione del lumbung, a due piani, rimanda a un che di insolito e romantico..
La successiva struttura si chiama Mahamaya, qui la spiaggia è ben presente, la soluzione è piccola, ha un look pulito nelle parti comuni, è adatta a coloro che desiderano vivere la vacanza in tranquillità con un bel mare a portata di mano, a proposito vi si accede con scarpette, se mai facendo qualche incontro con una tartaruga piuttosto che con una manta.
Pranziamo in spiaggia, ancora una volta la cucina non delude il mio esigente palato.
Prossima e ultima tappa GILI AIR, nuova e di prossima apertura,  la struttura che ci accoglie: Ombak Paradise, che non incontra il mio gusto né certamente quello della clientela a cui sono solita rivolgermi.
Si torna alla base, di nuovo a Gili Trawangan, questa volta al Vila Ombak, una delle strutture più vendute e richieste, fondamentalmente tre le tipologie di camere a scelta del cliente, tutte disseminate nel rigoglioso giardino: il lumbung, soluzione solitamente da me preferita, ha poco senso con la sua ripidissima e stretta scaletta che ti porta ai servizi igienici, con il rischio di romperti in piena notte l’osso del collo.
Rimane comunque la mia preferenza per il Vila Almarik, il punto mare su cui tra l’altro si affaccia, è anche più bello e tranquillo. 
Siamo pronti per la cena, che non sarà in spiaggia, ahimè! Un violento temporale sorprende noi e tutta l’organizzazione: questa sera, che poi si rivelerà l’unica, niente stelle...

24 Aprile 2017.

Anche questa volta, nonostante la stanchezza davvero devastante, credetemi, mi lascio convincere dal mio a volte eccessivo senso del dovere.
Sveglia ore 7:00, decido di partecipare alla facoltativa site ispection che si terrà dall’altra parte dell’isola.
Subito realizzo che l’idea comunque è buona, la bicicletta mi aspetta: così un momento di lavoro si trasforma in una gradevolissima esperienza, in un modo divertente per concludere la visita dell’isola.
Arrivo nella parte più selvaggia ma anche poco balneabile, l’hotel Lombok Sunset, più intimo e confortevole del cugino Vila ombak, mi fornisce gli ultimissimi spunti di riflessione.
Rientro per la colazione: oggi giornata lunghissima e due ore di barca ci aspettano, ma sono entusiasta, Bali è ormai alle porte.
Fortunatamente non soffro la barca, almeno in questa circostanza, arriviamo al porto di Padang Bay,  e subito partiamo alla volta di Candidasa.
Pranziamo presso il Lotus e dopo circa un'ora e venti arriviamo a Ubud, vera autentica perla dell’isola; la vegetazione ci sorprende e ci rapisce ad ogni curva, così come la gente, intenta nelle offerte e nelle processioni, indossa vestiti colorati, prevalgono i colori del giallo e del bianco.
Un giro veloce in centro, davvero tanti i negozi di qualità e le gallerie d'arte, spenderei i miei soldini in tante belle cosucce ma il tempo stringe e il programma, inesorabile, deve andare avanti.
Accompagniamo i nostri colleghi al Locka, ottimo rapporto qualità prezzo, qui consiglio certamente la Pool Villa, io sono invece diretta al Jannata, dove trascorro la notte, e che si rivela una chicca di cortesia, tipicità e autentica bellezza.

25 Aprile 2017.

È davvero un grande dispiacere lasciare un luogo magico come Ubud ma la prossima destinazione ci aspetta: ci prepariamo ad un'escursione entusiasmante specie sotto il profilo naturalistico, che è il grande protagonista di questa parte di viaggio.
Siamo prontissimi per un rafting sul fiume Ayung, percorso della durata di circa 14 km con la compagnia Sobek che si dimostra subito competente e professionale.
Indossiamo il giubbetto, il casco e in tutte queste operazioni noto ancora una volta la dedizione del popolo balinese nei confronti della sua credenza religiosa; ciascun istruttore si abbandona all'offerta al piccolo tempio di fronte al fiume, affinché la giornata inizi in maniera propizia.
I gommoni partono: tutto è divertente, senza pericolo alcuno, anzi da consigliare anche alle famiglie con bambini dai sei anni in su, ma soprattutto suggestivo, la vegetazione fittissima, il verde è quasi accecante, resorts di lusso costruiti nel pieno rispetto della natura sono pronti ad accoglierti, a regalarti relax e un senso infinito di pace.
Terminata l'escursione, ci docciamo e consumiamo il miglior pranzo del fam, e poi subito pronti per la prossima tappa: uno dei templi più importanti, il Tanah Lot…, dedicato alla Dea del mare.
Chi mi conosce sa che sono donna dalla grande fantasia ed ecco che allora immagino come vorrei che fosse questo luogo e che invece non è, per la presenza degli innumerevoli turisti ma anche dei locali che si prodigano nelle loro offerte; non mi perdo d'animo e colgo come sempre il lato positivo della situazione, lascio un'offerta e mi sottopongo al rito della purificazione, nella grotta che ospita una sorgente magica… È curioso infatti come l’acqua della fonte sia dolce nonostante il tempio induista sia circondato dall’acqua salata dell’oceano.
Consiglio una visita al mattino presto, il momento in cui questo luogo sprigiona al meglio la sua atmosfera mistica. Con la bassa marea, lo si può raggiungere facilmente attraversando la spiaggia a piedi, come abbiamo fatto noi, mentre con l'alta marea è raggiungibile esclusivamente in barca. 
Rubo qualche scatto, sono bellissimi i costumi da cerimonia.
Si prosegue per la Sacred Monkey Forest Sanctuared, piccolo angolo di giungla tropicale: al suo interno tre templi sacri e una numerosa colonia di Macachi grigi, penso a cosa farebbe Matilde qui, nel vedere questi simpatici animali…
Questa giornata è interminabile soprattutto per il traffico, non lo avrei mai detto… anche i motorini! sono in coda, a Denpasar si prosegue a passo d'uomo portando un notevole ritardo sulla tabella di marcia ma alla fine approdiamo a Seminyak, ospita boutique interessanti, è meta giovane, adatta ad una clientela che abbia come punto fermo di vacanza il surf che qui non è ovviamente ai livelli di Hawaii ma che comunque si identifica in un divertente passatempo; la presenza di una vivace vita notturna è un altro aspetto non trascurabile, la zona anche per questo fattore sta diventando sempre più cara ma si riescono ancora a trovare sistemazioni per coloro che desiderano limitare la spesa e puntare su una vacanza di questo tipo.
Ed ecco il Furama Exclusive, fronte mare, in stile moderno ma che presenta il plus di avere un prezzo modico, camere con cucina one bedroom e two bedroom con doppio bagno e la possibilità, con un po' di fortuna, di avere anche un ampio spazio esterno vista mare; la cena è invece servita al The Haven che conosco perchè utilizzato spesso in uscita da Bali come notte “cuscinetto” prima di rientrare in Italia: nessuna aspettativa tradita, buon prezzo, camere nella norma, posizione centrale.
 

26 Aprile 2017.

Continuano le escursioni, ci addentriamo ancora di più nella cultura e natura balinese: Bedugul ci accoglie con tutte le tonalità del verde, questo complesso di templi è molto suggestivo, in particolare quello che sorge sul lago, dedicato alla dea dell'acqua; mi accomodo sui gradini e respiro a pieni polmoni quest'aria avvolgente, meditativa… E’ spesso questa la Bali di cui ci si innamora… durante il lungo percorso, ormai ci siamo abituati al traffico, ci imbattiamo di continuo in cerimonie frequentate da interi villaggi, strade bloccate, gestite con una sorta di autogestione che non può non strappare un sorriso, e popolate da tanta gente ben vestita nei tipici sarong dai colori bianco e giallo, sontuosi cesti di diverse dimensioni colmi di frutta, fiori e cibo da donare; gli ampi sorrisi e la gioia, sono sempre presenti e mi fanno capire quanto la fede possa portare grande serenità e una certa consapevolezza, non sono nell’importante dono della vita ma anche nella morte, qui accettata con atteggiamento ben differente rispetto all'Occidente.
La tappa successiva è patrimonio Unesco, le spettacolari risaie di Jatiluwih, un paesaggio incantevole, impressionante, penso che nessuna foto potrà mai rendere giustizia a quello che si prospetta davanti agli occhi.
Risaie a terrazza, che si estendono a perdita d’occhio, la sensazione forte è quella di far parte di un quadro di un pittore impressionista!
Dipende molto dalla stagionalità, perché ogni periodo dell’anno ha i suoi colori, in base alla fioritura del riso; ora tanto verde, come le sue innumerevoli sfumature, tra l’altro è anche il mio colore preferito, e l’intera visione mi calma e mi prepara allo step successivo  
 Ancora oggi tutti i lavori sono fatti a mano o con l’aiuto di bufali. Potrete fare delle brevi camminate tra le risaie, in piccoli sentieri per fotografare e godere lo splendido paesaggio. 
I contadini lavorano nelle risaie, con i piedi e con le mani immerse nell'acqua e nel fango, con il solo uso della falce. I bambini giocano, si buttano nelle pozze più profonde, ridono, si divertono.
Dopo il lavoro le donne si svestono e si lavano nei ruscelli, si pettinano i capelli, si rivestono.
E' un tuffo nel passato, uno spaccato di vita, di un quotidiano molto lontano dal nostro.
In tarda serata raggiungiamo Tanjung Benoa, nota località ad uso e consumo prettamente turistico, che ospita una spiaggia di sabbia riportata: soggiorniamo al club Mirage, albergo di grandi dimensioni con la parte Club dedicata alle famiglie, con camere confortevoli e spaziose e una serie di servizi pensati per la gioia dei più piccoli.
Inoltre è perfetto per gli amanti di thalassoterapia e per i gruppi e tutti coloro che decidono di prenotare a prezzi competitivi il trattamento di all inclusive che sinceramente non consiglio mai in Estremo Oriente per i contenuti costi della vita, l'elevato servizio e rapporto qualità prezzo, tutti fattori che da sempre si identificano nel fiore all'occhiello di questa parte di mondo; fuori dalle strutture qualche locale, pochissimi negozi, ben differente è il clima serale, rispetto alla precedente zona visitata, denominata Kuta.
 

27 Aprile 2017.

Questa giornata è per molti l'unico giorno di relax in questo fam vissuto con intensità.
Decido di rinunciarvi: chi mi conosce sa che non sono mai sazia di nozioni, addirittura penso che la mia curiosità non abbia limiti, pertanto mi dedico dapprima alla visita prevista in programma di due hotel: il primo, Sadara, è un gradevole boutique hotel con eccezionale prezzo, di piccole dimensioni, e che si presenta con un look che rientra maggiormente nelle mie personali corde di preferenza, rispetto al precedente Mirage ma siamo ancora su Benoa e la spiaggia mi convince ancora poco.
Il secondo, il Sofitel, è ubicato nella località di Nusa Dua, famosissima in tutto il mondo per essere stata costruita ad hoc per il soli turisti alla ricerca di una bella e lunga spiaggia, resorts di lusso in cui trascorrere ore spensierate, fuori dal tempo e dal mondo circostante, infatti qui non vi è alcuna possibilità di incontrare gente locale.
E’ bellissimo con le sue 5 vere stelle, fatte di design contemporaneo a cui si affiancano importanti e significativi dettagli balinesi;  mi piace molto, servizio eccellente, camere accoglienti, un importante spa e finalmente una gran bella e profonda spiaggia.
Appuriamo che in questa parte dell’isola coloro che desiderano dedicarsi un po’ allo shopping, debbano trasferirsi con uno shuttle, messo a disposizione da tutte le strutture, presso il centro Bali Collection, una sorta di centro commerciale che segue un po' l’organizzazione dei nostri outlet: qui si trova merce di qualità, certamente a prezzi non economici ma questo è ciò che offre la zona e come sempre occorre fare di necessità virtù! E’ l'unica possibilità di shopping che viene data, non abbiamo avuto il tempo di visitare nessun negozio tipico, nessuna fabbrica di tessuti, mobili, accessori, insomma tutte quelle belle cose che rendono Bali famosa in tutto il mondo… e poi c’è che mi dice ad ogni partenza “ bella vacanza eh??”
Pranziamo al Sofitel e il tutto si rivela un'autentica esperienza, preparata ad hoc per il nostro gruppo, di odori,  ma soprattutto di sapori tipici e indimenticabili
Chi ha del tempo libero lo investe, mentre io e altri pochi colleghi, siamo diretti verso la località di Jimbaran che dista circa mezz'ora da Nusa Dua,  famosa negli anni per essere una zona piu’ autentica , abitata in passato da pescatori e che oggi vanta tantissimi ristoranti di pesce sulla spiaggia, da non dimenticare poi  il tramonto , considerato uno dei più belli dell'isola
Subito mi rendo conto di quanto questa zona rappresenti il giusto compromesso per la clientela italiana, spesso desiderosa di essere a contatto con la realtà locale in maniera tranquilla e poco invadente, di ricevere un certo servizio e di avere a disposizione una gradevole spiaggia
La vita notturna qui e’ pressoché inesistente ma è comunque vicina: con soli 10/15 minuti di taxi si può raggiungere la vivacissima zona di Kuta
Mi innamoro di una delle strutture che vendo di più, diretta ad una clientela esigente e attenta: Belmond Puri Bali, prestigioso gioiello di ospitalità balinese
Non tutti pero’  i clienti hanno a disposizione il budget richiesto da questo hotel, e quindi sono sempre interessanti contesti più economici come l’Intercontinental, il Keraton , semplice e consigliato a coloro che desiderano un forte approccio balinese oppure il Baliku Baliku, adatto a famiglie e a giovani con le sue spaziosissime Pool Villa
Ora sono pronta per rientrare in hotel, il graziosissimo Nusa Dua Beach, antica icona di ospitalità e oggi graziosissimo hotel a perfetta misura d’uomo,  mi piace davvero con il suo look balinese e discreto e i suoi meravigliosi e curatissimi giardini
Penso di avere fatto davvero fino in fondo il mio dovere, e sorrido pensando alla mia piu’ che meritata ricompensa: un massaggio balinese della durata di 90 minuti
La cena , ottima, viene servita in prossimita’ della spiaggia, e’ l’ultima sera e ce la godiamo fino in fondo , chiacchierando e ascoltando gli aneddoti del nostro simpaticissimo Gil, che sembra che abbia vissuto tante vite in una…
 

28 Aprile 2017.

Nonostante la stanchezza, decido di rinunciare a quel po’ di riposo che avrei, e mi alzo prestissimo.
L’ultimo giorno dei miei fam trip è sempre per me motivo di grande raccoglimento, specie se ho il mare così vicino, così a portata di mano...
Devo raccogliere idee, emozioni, e salutarlo come merita.
Cammino lungo la spiaggia, nuoto, rinuoto, accumulo tutto il calore del sole, la sua energia, forse perché consapevole che a Como il tempo è tutt’ora inclemente… durante la mia assenza ha anche nevicato…
Colazione con un’energia nuova e si parte alla volta di Singapore.
Subito mi conquista, ordinata e pulita oltre che verdissima, incontriamo la nostra guida, Patricia nata a Singapore, di origini cinesi, che ha vissuto 30 anni a Roma… già la sua storia promette bene.
Non abbiamo molto tempo, la sera partiremo con il volo delle 23.30, e cerchiamo di ottimizzarlo al meglio con una visita in bus, passando dapprima per Little India, che presenta un’architettura autentica rispetto alla modernità di downtown, poi per Chinatown, uno dei quartieri più folkloristici della città e poi breve passeggiata lungo il Singapore River fino al Merlion, il vero simbolo della città, una creatura metà leone metà pesce.
Da qui abbiamo una visione suggestiva ed estesa di tutta la Marina Bay .
In questo giro non può mancare Garden by the Bay, lo splendido giardino alla spalle del Marina Bay Sands, che ospita piante provenienti da tutti i continenti.
Purtroppo ancora una volta il tempo è tiranno e non riusciamo a vedere i padiglioni di Cloud Forest e Flower Dome.
Un’ultima site ci tocca, rimaniamo abbagliati dalla spettacolare vista dello skyline, offerta dalle camere del Mandarin Oriental, struttura di lusso di fronte al porto, facente parte della Marina Square, uno dei complessi dello shopping e ricreativi più grandi di Singapore.
La cena, gustosissima e di alto livello, è l’ultimo atto di questa bellissima avventura.

Considerazioni.

E’ giorni che ci penso, come sempre quando si rientra e non si è più sottoposti a stressanti ritmi fisici ed emotivi, ci si concentra, si è più lucidi nel dare un giusto senso a ciò che si è visto, a ciò che si è fatto.
I tempi incalzanti hanno solo per un attimo oscurato la bellezza di questa destinazione che continuerò a vendere con ancora più slancio e, diciamocelo pure, amore.
Ti conquista giorno per giorno, km dopo km, e tu riesci a rendertene conto solo dopo; non è un amore a prima vista, che spesso si traduce in un fuoco di paglia, ma ti entra dentro a piccole dosi, si svela pian piano, a volte ne rimani un po’ interdetto, perché i lati che mostra sono spesso l’uno l’opposto dell’altro, non è scontata, banale e monotona, le sue facce sono innumerevoli, adatte ad ogni esigenza, ad ogni occasione… e come ogni incontro che segua questo iter, lo stesso si traduce in innamoramento…per la vita…
Qui ognuno trova il proprio posto, una dimensione appagante: colui che ama il lusso a modico prezzo dei grandi complessi alberghieri del Sud, il ragazzino alla ricerca del divertimento della tavola da surf e dei locali di Kuta, di Gili Trawangan, l’amante dei popoli, della cultura e delle tradizioni e anche il romantico perché qui in questa Terra tutto può essere incredibilmente unico e magico davanti ad una risaia, ai piedi del vulcano Agung o sul fiume Ayung.
Il Viaggiatore come il Turista sono tranquilli, perché si vive in pace e tranquillità nel pieno rispetto della libertà altrui, antichissime e moderne regole convivono, quest’ultime a volte un po’ rigide per noi occidentali abituati al perbenismo e al finto perdono, e segnano la vita di questa gente che ha sempre un approccio umile, gentile e sorridente.
Questo puzzle asiatico può identificarsi nel viaggio di nozze, di anniversario o semplicemente in una bella fuga di piacere, in cui concedersi coccole, relax e abbandonarsi ad ogni svariato tipo di attività.
Sono rimasta colpita dall’orgoglio dei Balinesi, che cercano di difendere la loro cultura, le loro usanze; nonostante Bali sia considerata uno dei posti più commerciali dell’Asia, ti sorprende anche con la difesa della sua identità, ancora molto forte, che non vuole cedere di fronte alla globalizzazione e ai luoghi comuni.
Infine Singapore si è riconfermata essere una Capitale a tutto tondo, ci tornerò con la mia famiglia, per approfondire i suoi molteplici aspetti, camminare per Clark Quei o Orchard Road, bere un drink sul Singapore River, fare una gita a Sentosa e concedermi un po’ di meritato riposo a Bintan, a  prezzi indonesiani ma accompagnati dall’elevato servizio che questa città sa offrire.
Si conclude anche questa avventura, resa possibile dall’impeccabile organizzazione di Andrea e Gil, che si sono dimostrati non solo dei grandi professionisti del settore ma anche dei compagni di viaggio unici e ironici, che mi hanno spesso strappato più di un sorriso, anche quando il caldo la stanchezza o semplicemente un po’ di nostalgia facevano capolino….
Un GRAZIE di cuore a loro, ma anche un GRAZIE alla fortuna che mi permette di essere così come sono:  la mia continua voglia di fare, di conoscere, di crescere non si saziano mai cosi’ come il desiderio di migliorare sempre come persona… il Viaggio, ad ogni occasione, è maestro di tante cose, in primis per me di tolleranza e profondo rispetto…




Anna Di Bona
Consulente di viaggio, I Viaggi di Anna
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Autore: Anna di Bona

Mi presento, sono Anna e sono una consulente viaggio, che in ogni momento della giornata ti saprà dare assistenza e che curerà al meglio ogni dettaglio ...
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