La costruzione del viaggio.
Un viaggio destinato a due persone speciali… Valentina e Luca, conosciuti nel corso di una fiera in cui tutt’ora credo molto poco e che forse non farò più, loro un raggio di sole nelle tenebre, al volo mi dicono che abitano lontano, molto, ma che certamente mi contatteranno.
Al momento ci credo poco, e poi arrivano le mail da quel lontano che mai può essere più vicino, tanta è la nostra empatia, voglia di conoscerci e di fare bene insieme.
In quel momento la condivisione di dolori diversi sì, ma che alla fine hanno lo stesso sapore di smarrimento e infinita tristezza… crea una situazione surreale vera di grande feeling.
Per l’organizzazione del viaggio, il punto fermo è e deve essere la Polinesia.
Li vedo pronti per esperienze fuori dal comune, che non siano le classiche destinazioni abbinabili al Paradiso, e quindi propongo un Estremo Oriente originale, l’isola di Giava, ancora incontaminata con i suoi bellissimi templi ancora dall’atmosfera intensa, Bali che nella sua commercialità e carattere scontato, sa ancora essere di grandissimo appeal, specie poi se si propongono location come il Glamping Sandat e infine Singapore, al rientro di questo lungo e bellissimo viaggio.
Nel mezzo la Polinesia più autentica in strutture piccole non appartenenti alle più lussuose e blasonate catene alberghiere, loro vogliono altro, io voglio proporre altro…
MAUPITI, la Polinesia di parecchi anni fa e l’isola della vaniglia, Taha’a tripudio di colori e profumi
Sulla via del ritorno, prima di raggiungere l’effervescente Singapore, una capatina a Auckland dove non può mancare un giro a Hobbiton, qui tanti ricordi famigliari…
Questo viaggio mi è entrato dentro, un po’ perché lo reputo davvero entusiasmante e originale in termini di combinazioni, un po’ proprio per le persone che ha coinvolto.
Grazie Valentina, Grazie Luca,
siete stati la dimostrazione che la lontananza non conta quando c’è fiducia e stima….
Qui è casa vostra e sarà sempre aperta, anche solo e soprattutto per un saluto…
Anna